STAMPANTI 3D INDUSTRIALI DI GRANDE FORMATO
Le stampanti 3D professionali DWS dedicate al dipartimento Manufacturing, si contraddistinguono per gli alti volumi produttivi di pezzi funzionali.
La stampante 3D di grande formato, come ad esempio XPROQL, ha un’area di stampa che raggiunge i 50 cm in asse Z.
Le stampanti 3D DWS utilizzano la tecnologia additiva stereolitografica (SLA) che consente di produrre pezzi di altissima precisione e rispetto dimensionale.
Nate per la prototipazione rapida, vedono oggi un ruolo importante in tutte le fasi del processo industriale, dalla produzione di maquette utili alla verifica del disegno esecutivo, sino alla produzione del prodotto finito. Le stampanti 3D di grandi dimensioni della linea XPRO nascono proprio per assecondare le esigenze industriali.
I pezzi funzionali stampati in 3D possono avere diverse prestazioni meccaniche corrispettivamente al materiale scelto e alla tipologia di stampante 3D.
SCOPRI LA TECNOLOGIA 3D STEREOLITOGRAFICA (SLA)
La stereolitografia è la tecnologia additiva più avanzata presente sul mercato, in quanto raggiunge livelli di precisione irraggiungibili da altre tecnologie.
Consiste nella polimerizzazione della resina liquida presente in vasca attraverso una sorgente laser luminosa.
Nel caso delle macchine DWS, la sorgente laser di classe 3B, è sviluppata internamente nel centro di ricerca e sviluppo.
Le resine sviluppate da DWS sono fotosensibili, pertanto l’emissione dei raggi ultravioletti ne solidificano lo strato colpito.
L’area di stampa presente in una stampante 3D SLA, è composta da tre parti principali:
Il file di modellazione 3D viene importato nei software DWS:
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Nauta predispone il modello 3D sulla piattaforma di stampa progettandone l’apposita supportatura
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Fictor invia il file, precedentemente supportato da Nauta, alla fase di avviamento stampa e gestisce l’esecuzione del lavoro.
Avviato il processo di stampa 3D, la piattaforma scende all’interno della vasca con la resina e il laser solidifica il primo strato (layer) dal centro sino al contorno dell’oggetto.
L’operazione si ripete sino al completamento del pezzo.
Una volta staccato il pezzo dalla piattaforma, viene pulito in una soluzione di solvente per togliere i residui di materiale liquido rimasto.
Si completa poi il processo di polimerizzazione in forno UV e con trattamento termico se necessario, in base al materiale scelto.